Libri: Il bene sia con voi

Vasilij Grossman (1905-1964), autore del poderoso romanzo Vita e destino, ha quivi raccolto i racconti gli articoli e le riflessioni scritti nei suoi ultimi anni. Pur trattandosi di brani e punti narrativi disomogenei, emergono con forza alcune costanti dell’opera dello scrittore russo: innanzitutto l’attenzione alla complessità delle relazioni umane e una potente carica morale, di cui i singoli in primis, e non lo Stato o l’autorità religiosa si devono fare promotori. Sono appunti e note di un viaggio in Armenia durante il quale Grossman, osservando costumi, vizi e virtù di un popolo, cerca di cogliere il vero desiderio nel cuore dell’uomo, del “Bene che rende umani”; e di mostrare la grettezza che caraterizza chi tale desiderio non compie.

Non a caso tale sostantivo si trova nel titolo del racconto più lungo, da cui è tratto

Il bene sia con voi

Il bene sia con voi

il nome del libro stesso (appunto “il bene sia con voi”). Quivi si legge infatti che: «La bontà autentica non conosce forma e formalità, non si cura di concretizzarsi nei riti, nelle immagini, non cerca la forza del dogma; sta dove c’è un cuore buono. Credo che il buon Dio dei cristiani celebri la sua vittoria anche nella bontà dei pagani, nello slancio di carità del non-credente, dell’ateo, nella benevolenza di un eterodosso». Ma questo brano, come gli altri, è poca cosa rispetto al racconto d’apertura “Il vecchio maestro”, che risulta esser il più bello. Esso narra di una cittadina russa occupata dai tedeschi, in cui emergono odi e ipocrisie repressi, più raramente altruismo e compassione: solo l’anziano maestro Rozental sembra non essere mutato e la sua rettitudine lo ripaga proprio dinanzi all’acme dell’orrore, poco prima dell’esecuzione cui sta andando incontro con donne e bambini ebrei. Nel gesto semplice e premuroso di una piccina è racchiusa tutta la poetica di Vasilij Grossman: «La forza della vita, la forza dell’umano nell’uomo è enorme, e nemmeno la forma più potente e perfetta di violenza può soggiogarla. Può solamente ucciderla».

Ancora sulla “bontà d’animo” vi è Fosforo, dove l’elemento chimico è preso a simbolo dell’arguzia che lega una brigata di amici, in cui però il meno dotato è il più sincero e premuroso. In questo racconto emerge maggiormente la vena ironica dell’autore, che controbilancia la sua prospettiva serena eppur disincantata, ma è nel testo che lo precede, Riposo eterno, che trova piena espressione: sono dissacranti e giulive considerazioni sull’animazione dei cimiteri, dove i vivi hanno modo di dimenticare le tensioni sotterranee che percorrono ogni famiglia e ogni legame per istituire finalmente con il trapassato un dialogo schietto e privo di rivendicazioni.

Grossman è dunque in grado sia di commuovere il lettore che di farlo sorridere, spesso nella rapida successione di poche righe, come nella Strada, dove la seconda guerra mondiale è rivissuta attraverso le disavventure di un povero mulo italiano, o “In periferia“, che ha per protagonista una bambina di buona famiglia che per un’appendicite è ricoverata insieme a signore anziane e indigenti che, sebbene all’inizio le sembrino buffe, incrineranno quel mondo dorato in cui dimorava.
Proviamo a concludere con chiarezza, visto che la recensione è venuta disorganica come la raccolta: quando si accostano, con o senza criterio, degli scritti di un autore della caratura di Vasilij Grossman una luce intensa può scaturirne comunque e una qualche gratificazione il lettore la riceve eccome.

 

Titolo Il bene sia con voi
Collana Biblioteca Adelphi
Autore Vasilij Grossman
Editore Adelphi, 2011
EAN 9788845925757
Lunghezza 253 pagine
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