La grande Akragas: i templi di Agrigento

Laboratori archeologici e nuovo ingresso al Tempio di Giove

La Valle dei Templi di Agrigento è uno dei luoghi di maggiore interesse storico e culturale dell’intero panorama internazionale che, per lo straordinario patrimonio archeologico e architettonico di epoca greca e romana, attira da secoli e da ogni parte del mondo migliaia di viaggiatori. In particolare, è la presenza dei Templi, con la bellezza delle forme classiche e il fascino del sublime generato dallo scontro tra natura e artificio, tra luce ed ombra, che conferì ad Agrigento l’appellativo di la più bella città dei mortali. Agrigento Valle dei Templi

Ubicato accanto alle rovine dell’altare e del Tempio di Giove Olimpico, il cosiddetto Piazzale fu costruito nei primissimi anni Cinquanta con la funzione di autoparco per i visitatori della Valle, nella zona parzialmente occupata dall’agorà inferiore dell’antica polis. Il Piazzale si presenta come un quadrato; in un angolo sul fronte strada è posizionato il fabbricato del Posto di ristoro, nella parte sottostante sono invece ricavati i servizi igienici per i turisti e i locali destinati a magazzini e laboratori di restauro.
Nonostante la posizione privilegiata il Piazzale si manifesta tuttavia come un oggetto isolato, non perfettamente integrato (per cause fisiche) con il tessuto archeologico e paesaggistico in cui è inserito e privo di un potenziale programma funzionale riferito ad utenti e visitatori.
A tal fine la tesi si propone di costruire dei rapporti con l’intorno attraverso la valorizzazione del patrimonio circostante e il potenziamento dell’attività turistica, mediante la creazione di spazi utili ai fini ristorativi, di servizio, culturali (tra cui spazi espositivi e laboratori di restauro) e di un nuovo, monumentale ingresso all’area archeologica in prossimità del Tempio di Giove.

Il progetto

Il progetto si sviluppa a partire dalla purezza formale del quadrato che costituisce il Piazzale: la separazione dalla strada con l’interposizione di un ampio marciapiede consente di isolarlo dal sistema viario e di reintrodurlo nel contesto che gli è proprio. A sua volta, la rottura del quadrato favorisce l’articolazione spaziale e il tema dell’attacco a terra: il Piazzale perde la stereometria e si erode per tutto il lato ovest, generando un’ampia gradinata che scende fino alla quota dell’altare, adattandosi alla morfologia del suolo e instaurando un ritrovato contatto con il prospiciente Tempio.
Il sito sul quale si imposta esprime da un lato l’esigenza di riferirsi alla spiritualità dei vicinissimi Templi e dall’altro la necessità di determinare spazi che siano a servizio della collettività.

Luigi-Savio-Margagliotta

Luigi-Savio-Margagliotta

Pertanto, nella nuova configurazione, il Piazzale sfrutta la sua centralità presentandosi come un baricentro fisico, culturale e turistico dell’intero Parco, con la finalità ultima di restituire alla città di Akragas la nuova ala del Tempio di Giove e la nuova piazza-agorà per i viaggiatori della Valle dei Templi.

dott. Luigi Savio MARGAGLIOTTA

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