Università più accessibile grazie allo “Student Act”

Entra in vigore a partire dall’anno accademico 2017/2018 lo Student Act, manovra che permetterà ad 1 studente su 3 iscritto all’università di rientrare in quella che viene definita la “No tax area”, ovvero l’esonero totale dal pagamento del contributi.
La legge di bilancio del 2017 estende questo diritto a  tutte le famiglie che presentano un valore ISEEU (indicatore della situazione economica equivalente per le prestazioni universitarie) al di sotto della soglia dei 15000 euro, che si attesta intorno alle 543mila, e che raggiungerà il tetto delle 600mila entro la fine dell’anno, con la registrazione delle ultime iscrizioni tardive.
Le agevolazioni non riguardano però soltanto le fasce ISEEU minime, ma sono presenti anche per tutti coloro che presentano un reddito compreso tra i 15 ed i 30mila euro. Questi aiuti hanno portato anche ad un innalzamento non trascurabile della quota di nuovi iscritti, con picchi del 5% di matricole in più, confrontando l’A/A 2016/2017. Per la Pastorale Universitaria Diocesana si tratta di un’ottima notizia a cui tuttavia va accompagnata anche una più incisiva azione educativa affinchè: “I giovani beneficiari non entrino nel perverso e molto italico convincimento del tutto è dovuto“.
In altri termini, spiega Don Luca Peyron, è importante aiutare i giovani a capire che questo sforzo ed investimento che la società fa su di loro debba avere un ritorno in termini di bene comune. “Un laureato è tale non solo – giustamente – per se stesso ma anche per il bene della società nel suo complesso“.

Condividilo!